Salve amici lettori! oggi vi parlerò di un libro un po' vecchiotto ma che ho appena letto,non sono proprio al passo con le uscite.. eheh ecco a voi...
Marina
Marina
TRAMA
Barcellona, fine degli anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre i faticosi anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar di tanto in tanto ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, su un tavolo, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte; accanto, un vecchio orologio da taschino dal quadrante scheggiato. Óscar stesso, nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo però tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germán. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo, romanzi che hanno consacrato Zafón come uno degli scrittori spagnoli più popolari di tutti i tempi, di essi Marina anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.
Cosa ne penso:
Questo è il primo libro che leggo di questo scrittore e mi ha stregata! ho divorato le pagine alla ricerca di una fine che è arrivata troppo presto.
Lettura scorrevole e coinvolgente, molto belle le descrizioni e le ambientazioni di una Barcellona quasi magica.
Il finale non me lo aspettavo,sono rimasta sorpresa e non sono ancora sicura se in positivo o negativo.
In questo libro ho provato molto, dall'inquietudine alla curiosità..taaanta curiosità.. alla tristezza, leggerò sicuramente altri libri di questo scrittore!
Dal libro:
''In quelle settimane imparai che si può vivere di sola speranza e poco più.''
''Mi bastò fissarlo negli occhi per capire la verità. La capii con la brutale chiarezza con cui si dissolvono i sogni. Come un pugnale freddo e avvelenato che ti si conficca irrimediabilmente nell'anima.''
''Quella notte Michail mi disse che secondo lui la vita concede a ciascuno di noi rari momenti di pura felicità. A volte, solo pochi giorni o settimane. A volte, anni. Tutto dipende dalla fortuna. Il ricordo di quei momenti non ci abbandona mai e si trasforma in un paese della memoria a cui cerchiamo inutilmente di fare ritorno per il resto della vita. [..]''
''La notte in cui lo conobbi Michail mi disse che, per qualche motivo, la vita è solita offrirci quello che non abbiamo cercato. A lui aveva concesso ricchezza, fama e potere, mentre desiderava soltanto la pace dello spirito e di poter tacitare le ombre che gli tormentavano il cuore...''
"A volte le cose più reali succedono solo nell'immaginazione, Oscar" disse lei. "Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto."
Cosa ne penso:
Questo è il primo libro che leggo di questo scrittore e mi ha stregata! ho divorato le pagine alla ricerca di una fine che è arrivata troppo presto.
Lettura scorrevole e coinvolgente, molto belle le descrizioni e le ambientazioni di una Barcellona quasi magica.
Il finale non me lo aspettavo,sono rimasta sorpresa e non sono ancora sicura se in positivo o negativo.
In questo libro ho provato molto, dall'inquietudine alla curiosità..taaanta curiosità.. alla tristezza, leggerò sicuramente altri libri di questo scrittore!
Dal libro:
''In quelle settimane imparai che si può vivere di sola speranza e poco più.''
''Mi bastò fissarlo negli occhi per capire la verità. La capii con la brutale chiarezza con cui si dissolvono i sogni. Come un pugnale freddo e avvelenato che ti si conficca irrimediabilmente nell'anima.''
''Quella notte Michail mi disse che secondo lui la vita concede a ciascuno di noi rari momenti di pura felicità. A volte, solo pochi giorni o settimane. A volte, anni. Tutto dipende dalla fortuna. Il ricordo di quei momenti non ci abbandona mai e si trasforma in un paese della memoria a cui cerchiamo inutilmente di fare ritorno per il resto della vita. [..]''
''La notte in cui lo conobbi Michail mi disse che, per qualche motivo, la vita è solita offrirci quello che non abbiamo cercato. A lui aveva concesso ricchezza, fama e potere, mentre desiderava soltanto la pace dello spirito e di poter tacitare le ombre che gli tormentavano il cuore...''
"A volte le cose più reali succedono solo nell'immaginazione, Oscar" disse lei. "Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto."
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